Yama e Niyama, un ritiro alla scoperta del Divino che c’è in noi

Un ritiro su Yama e Niyama per iniziare un nuovo anno, per non proseguire, incoscienti o meno, sempre sulle vecchie dinamiche, per accogliere il karma come un faro che indica un nuovo cammino, non un peso da sostenere. Per provare ad accorgersi con sincerità che i nostri pensieri, e quindi le conseguenti azioni, sono frutto di perenni germogli interiori che non conosciamo, dei quali non ci rendiamo nemmeno conto...

L’unico Yoga che ci serve è quello che ci consente di navigare in acque agitate

Il termine in questi anni ha perso la sua connotazione originale e originaria ed è diventato sinonimo di attività fisica. Mentre è sinonimo di ricerca interiore. Il passare da un’attenzione esterna a noi a un’attenzione all’interno di noi. E come facciamo? Questa domanda è il fulcro della pratica...

Espandere la coscienza per trasformare l’asana in un lungo momento di piacere

Cosa ci porta a fare yoga? Per lo più la ricerca di abilità fisiche e il desiderio di stare meglio. E se invece la pratica ci portasse molto ma molto più in alto? Se ci portasse in una dimensione di luce, beatitudine e perenne comunione? La cosa ci atterrisce o ci attrae? Siamo pronti a questo viaggio, e cosa siamo disposti a fare per arrivarci?