Le nuove puntate di «My Sweet Krishna»: 9 – Come trovare la vera pace

La vera trappola della gratificazione dei sensi è la morbosità, l’attaccamento malsano: la dipendenza è un meccanismo sottile e pervasivo. Che finisce per dominarci. Qual è la soluzione? La «Bhagavad-Gita» ci insegna che il segreto sta nel trasformare il nostro modo di relazionarci al piacere e agli oggetti dei sensi. E trasformare il piacere in un mezzo per connetterci a Krishna...

5 – Noi non abbiamo un’anima, noi SIAMO l’anima

Nel secondo capitolo della «Bhagavad-gita» si gettano le basi di una prospettiva completamente ribaltata rispetto a quella dell’Occidente: se costruiamo il nostro progetto politico, sociale, scolastico, ecc. dimenticandoci dell’essenza del nostro essere allora sarà arduo cogliere davvero ciò che di bello c’è in questo mondo

1 – Una saggezza antica per la vita moderna: la Bhagavad-Gita

La Bhagavad-Gita trasmette un messaggio universale, adatto a tutti, senza distinzione di credo o cultura», scrive Tiziano Valentinuzzi in questa prima puntata di «My Sweet Krishna – Saggezza antica per la vita moderna».

Bhagavan o Brahman: nell’Induismo ci sono due modi di intendere e di adorare Dio

Nell’induismo, nascosti dietro la moltitudine di divinità e personaggi mitologici, si possono individuare due fondamentali indirizzi di pensiero: il primo si delinea secondo l’idea che Dio sia una Persona Suprema, con attributi, qualità e una personalità trascendentali: in sanscrito il termine Bhagavan identifica l’aspetto personale di Dio; il secondo si accosta a Dio nella sua forma impersonale, priva di attributi, qualità e forme individuali. In sanscrito si chiama Brahman...