Milano, Parco Solari. Ogni giorno, mentre porto a spasso il mio cane, Jagger, la bellezza del parco mi svela angoli e sfumature nuove. I colori autunnali si mescolano tra gli alberi, e la luce del sole gioca con le foglie cadute, crea un tappeto di sfumature dorate. In questo giorno frizzante, noto un signore anziano con un cane al guinzaglio. Il suo passo è lento, ma sicuro, e il cane, Star, sembra seguire ogni comando con precisione.
Avvicinandomi, scopro che Star è cieco. Non posso fare a meno di chiedere al signore come mai il suo cane non possa vedere. Con voce calda e un accento del Sud, il signore inizia a raccontare la storia di Star. «Quando l’ho adottato», dice, «lui aveva ancora gli occhi. Ma soffriva tanto. Un veterinario mi consigliò di operarlo: “Se vuoi liberarlo dal dolore, devi togliergli gli occhi“. Non fu una decisione facile, ma sapevo che era l’unica strada».
Con ogni parola, il viso del signore si illumina. «Dopo l’operazione, Star è rinato. Ora gira per casa con una sicurezza che non avrei mai immaginato. La sua felicità mi riempie il cuore. Non ha più dolore, e la nostra vita insieme è diventata semplice». Mentre parla, osservo Star: si muove con grazia, annusando l’aria, e sembra capire perfettamente il mondo che lo circonda, anche senza vedere. L’uomo continua: «L’amore ha sempre occhi nuovi, lo capisci? Star non ha bisogno di vedere per sapere che è amato. La nostra connessione va oltre la vista». Grazie a Jagger e agli altri cani che incontro nel parco, scopro ogni giorno cose nuove che prima non notavo. Le piccole gioie del quotidiano, come il sorriso di un bambino che accarezza un cane o l’allegria di un gruppo di persone che scambiano storie, esperienze. La vita del Solari, così vibrante e piena di colori, non l’avevo vista con tanta chiarezza.
Il Parco Solari, con le sue panchine affollate, diventa una specie di palcoscenico per tutti. Ogni giorno, mi sorprendo a scoprire nuove amicizie e conversazioni che si intrecciano tra i rami degli alberi e i profumi dell’erba. È un piccolo luogo dove si sente la vita di citta’ in tutte le sue sfumature, dove i cani diventano i veri protagonisti, e noi padroni, gli osservatori delle loro uscite. Rifletto su queste parole mentre Jagger scodinzola, richiamandomi all’attenzione. Ringrazio il padrone di Star e proseguo il mio cammino, portando con me una nuova consapevolezza sull’amore incondizionato e la forza delle relazioni. È merito di Jagger se ho iniziato a vedere la vita con occhi nuovi, scoprendo che, anche nei luoghi familiari. «Ci sono infinite cose deliziose cosi vicine agli occhi che non le sai vedere», cantava Carmen Consoli in una canzone, Mai come ieri.


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