IN AGGIORNAMENTO (3 febbraio):
Purtroppo in queste ultime ore è arrivata la notizia di una strage dovuta alla calca. In una conferenza stampa, Vaibhav Krishna, uno dei responsabili della sicurezza di Prayagraj, la città nello Stato dell’Uttar Pradesh alla confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e Saraswati dove si sta svolgendo il mega raduno di fedeli induisti, ha informato che le vittime sono 30 e 90 i feriti.
La calca e lo schiacciamento sono avvenuti dopo la rottura di una barriera, scatenando il panico con persone che correvano in tutte le direzioni e mentre molte cadevano.
Tante famiglie sono state separate e i dispersi sono moltissimi con fiumi di gente che si accalca fuori dagli ospedali in cerca di notizie sui propri cari. L’Hindustan Times scrive che «Sono in atto accordi e protocolli più rigidi per garantire un “Amrit Snan” (bagno sacro, ndr) “senza incidenti”, con le autorità del Mela e gli ordini religiosi (akhara) che decidono una sequenza in cui le sette spirituali faranno il bagno al Sangam Nose (il luogo in cui si incrociano i tre fiumi sacri, ndr), dove la folla mortale si è radunata la scorsa settimana».

E aggiunge: «Sulla calca di Mahakumbh, il capo del partito Samajwadi Akhilesh Yadav dice: “Le persone stanno cercando i loro familiari. Né il governo li sta cercando né sta rendendo pubblici i numeri… Le persone stanno vagando per 40-50 km, ma il governo non sta dando alcuna informazione… Non sono in grado di dire il numero esatto di cadaveri…”». Questa strage ha provocato molto dolore in tutti i pellegrini di questa che è la più grande festa religiosa della Terra. E qui sotto vi spieghiamo il perché.
Il Kumbha (o Kumbh) Mela è il più grande raduno religioso del mondo e si svolge ogni tre anni in uno dei quattro luoghi sacri dell’India, Allahabad (oggi Prayagraj), Haridwar, Ujjain e Nashik. Quest’anno sono attesi 400 milioni di fedeli per il Maha (grande) Kumbha Mela, festività che si svolge ogni 12 anni. Un’occasione quella del 2025 che dal punto di vista astrologico si verifica una volta ogni 144 anni per l’allineamento di Sole, Luna e Giove.
La festa rappresenta un’importante occasione per purificarsi dai peccati attraverso i bagni rituali nei fiumi sacri, raggiungere la salvezza e avvicinarsi alla divinità. La parola «Kumbha» significa «vaso» o «brocca», mentre «Mela» significa «festa» o «raduno». Il festival si basa su una leggenda, secondo la quale i Deva (gli dei) e gli Asura (i demoni) combatterono per ottenere il Nettare dell’immortalità, l’Amrita, custodito in un vaso. Durante la lotta, quattro gocce di questo nettare caddero nei quattro luoghi sacri in India che sono ora le sedi del festival.
Le autorità prevedono che, durante le sei settimane della celebrazione, che si concluderà il 26 febbraio, oltre 400 milioni di persone parteciperanno alle cerimonie lungo le sponde del fiume Gange. Il momento culminante dell’evento è rappresentato dai bagni rituali nelle acque sacre del fiume, considerati purificatori dai partecipanti.


Foto di Yogendra Singh da Pixabay.
Per gestire l’enorme afflusso di persone, il governo indiano ha implementato tecnologie avanzate, affidando all’intelligenza artificiale (IA) la gestione della logistica. Migliaia di telecamere a circuito chiuso e centinaia di droni, inclusi quelli subacquei, monitoreranno la densità della folla e garantiranno la sicurezza dei partecipanti. Inoltre, sono state lanciate diverse applicazioni e piattaforme digitali per assistere i pellegrini negli spostamenti e nella risoluzione di eventuali problemi. Sul posto ci sono 407 medici e più di 700 paramedici, servizio medico 24-ore su 24 con specialisti per donne e bambini. Inoltre hanno dispiegato 100 letti temporanei nell’ospedale centrale. Anche gli altri numeri sono importanti: 10 mila persone impegnate nella pulizia, 150 mila toilette, dispiegamento di pompieri, 3300 corse extra di treni per un costo totale di 70 miliardi di rupie (l’equivalente di quasi 800 milioni di euro).
Il Kumbha Mela è un evento di grande rilevanza spirituale e culturale, che simboleggia la fede e la devozione di milioni di persone. La città di Prayagraj/Allahabad è situata alla confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e del leggendario e mai scoperto Saraswati (il punto della confluenza si chiama Triveni Sangam), e per 46 giorni diventa il centro spirituale del mondo induista, ospitando una megalopoli provvisoria di 150 mila tende. 3 mila cucine e 99 parcheggi per accogliere i partecipanti.

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