In un tempo come quello che stiamo vivendo, tra guerre, tensioni internazionali, crisi economiche e difficoltà quotidiane, ricordo un messaggio di Einstein che mi sembra risuonare ancora di più, che dice che la vera bellezza non sta nel clamore delle grandi imprese, ma nelle piccole storie di umanità che accadono ogni giorno, spesso nell’ombra. Così penso, per esempio, a una storia recente, piccola e semplice, accaduta durante il conflitto in Ucraina ( letta non ricordo dove).
A Kiev, in pieno inverno, quando la guerra era nel suo momento più duro, una donna anziana, rimasta sola nel suo appartamento senza elettricità e riscaldamento, uscì di casa per andare al mercato locale, sotto la neve. Voleva comprare delle coperte di lana per i suoi vicini più giovani, una coppia con un neonato, che avevano perso tutto durante un bombardamento. Con il poco denaro che aveva, riuscì a prenderne tre e tornò a casa sotto la tempesta, con il viso segnato dal freddo, ma illuminato da un sorriso. Questa donna, che aveva già vissuto una guerra da giovane, sapeva che, nelle difficoltà, l’unica cosa che conta è non perdere il contatto umano. Il suo gesto di cura e generosità non era un atto eroico da prima pagina, ma rappresentava la resistenza più profonda: quella di chi sceglie la gentilezza quando tutto sembra spingere verso l’odio o la disperazione.
È solo un esempio di come possiamo “stare al mondo bene” oggi, in un’epoca di grandi disordini. Invece di cercare soddisfazioni nelle fugaci affermazioni personali, nei successi clamorosi o nel raggiungimento di status, possiamo riscoprire il valore delle piccole azioni: aiutare chi ci è vicino, preoccuparci dei bisogni altrui, ascoltare, essere gentili. Nonostante la paura e l’incertezza, queste piccole storie di umanità ci insegnano che esiste ancora una possibilità di bellezza, anche nei momenti più bui.
È la bellezza del fare del nostro meglio con ciò che abbiamo, senza cercare gloria, ma solo con la volontà di non lasciare nessuno indietro. Ed ecco quella frase di Einstein che dice, la ricerca di una “vita tranquilla e modesta” può essere un antidoto alla frenesia e alla violenza dei nostri giorni. È un modo per ricordare a noi stessi che, anche nel caos, possiamo scegliere di essere portatori di calore, cura e luce, proprio come quella donna ucraina che, nella neve e sotto le bombe, decise di condividere quel poco che aveva.


Per la Cultura Vedica indiana, l’universo materiale viene manifestato eternamente dalla potenza interna del Signore, dove una parte del suo aspetto impersonale, il Tutto Assoluto chiamato Brahman, viene ricoperto da Maya, l’illusione cosmica...

In questo momento sembra che l’invisibilità sia diventata una condanna. I giovani dai social media e dalla società dei riflettori, sentono il bisogno di essere visibili per sentirsi importanti. Ma per inseguire il riconoscimento e il successo immediato, si rischia di perdere se stessi. Ma la nostra grandezza è determinata dalla qualità delle nostre azioni e delle nostre creazioni...

Il Sacro Catino è custodito nel Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo e si contende il “titolo” con il Santo Cáliz di Valencia. Le leggende sono tante e quelle letterarie e filmiche anche di più e questo testimonia il bisogno del sacro insito nell'uomo. Al punto che alcuni pensano che la reliquia sia l’idea che esista qualcosa che valga la pena cercare. Anche se non si troverà mai

...e quest’arte comprende la capacità di non considerare nostri i frutti dell’azione. Se agiamo in questa consapevolezza siamo sempre in equilibrio, sempre in pace, e le nostre azioni non generano più legami e successive reazioni, né buone né cattive. Quello che importa è che siano azioni in linea con il dharma

No, non si può conquistare come la padronanza del respiro o una certa attitudine a un asana. E non possiamo comprarla come provò Elvis Presley. È un dono quindi è gratis. Ma possiamo metterci nelle condizioni di riceverla con quattro atteggiamenti: studiare i testi della tradizione senza disperdersi, praticare con costanza, vivere la gratitudine, non avere strategia

La Pace non consiste in una vita priva di battaglie. Senza sfide non si cresce, senza intralci, non ci sono cambiamenti di direzione. Dove va tutto bene, dove regna la bonaccia, la vita, prima o poi, ristagna. Ogni ostacolo è un nodo da sciogliere, è un bivio che nutre. E non ha nulla a che vedere col pacifismo: è una qualità della nostra essenza che può divenire un terremoto che sconvolge chi incontra colui che la manifesta...