Dopo una Luna piena
ritorniamo sui nostri passi nel nostro ritmo
non confondiamoci con il fuori ma rimaniamo fedeli al nostro mondo interiore
sempre in movimento.
Cosa ci spinge a ritornare sui nostri passi?
Una maggiore consapevolezza oppure una paura enorme di quello che può diventare il nostro futuro?
Vogliamo che tutte le cose s’infilino al posto giusto e vogliamo sentire che le persone accanto a noi non soffrano per una decisione importante che rivoluzioni la nostra vita.
Questo è altruismo, è maturità, è troppa saggezza arrivata con le esperienze più significative del nostro passato.
Questo è stare nella mente, nel calcolare le mosse da fare, da scegliere, da cambiare
…ma…
questa mossa potrebbe fermarci, potrebbe farci morire dentro,
farci perdere la nostra anima, la nostra natura, impedirci di evolverci,
di cambiare per ritornare alla nostra essenza, a ciò che veramente siamo.
E allora
come ci si può muovere?
Il cuore non calcola, ma conosce.
E quando mente e cuore trovano un accordo, allora ogni passo è autentico.
Non scoraggiamoci se tutto sembra fermo, come sospeso.
A volte lo “stand-by” non è una fine, ma una pausa necessaria per ascoltarci meglio, per rivedere ciò che stiamo costruendo.
Forse è il momento di rinforzare le fondamenta, di dare forma ai nostri con la pazienza di chi ha compreso che il cambiamento vero non ha fretta, ma radici profonde!!!
La nostra è una fase di prova… ma senza dubbio di infinite possibilità.
E allora… non smettiamo di sognare, anche se tutto intorno sembra chiederci di aspettare.
Sognare, ma con i piedi ben piantati a terra e lo sguardo rivolto alle stelle.
Sognare, perché è proprio in questa sospensione apparente che può nascere il movimento più autentico, più genuino: quello verso noi stessi.


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