«Qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata»: così la risoluzione dell’Onu 54/134 del 17 dicembre 1999 definisce la violenza sulle donne e ne esprime la ferma condanna. E il 25 novembre, dal 1999, l’Onu celebra la «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne».

Perché quel giorno? Il 25 novembre 1960, le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal furono brutalmente assassinate nella Repubblica Dominicana per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Le tre donne, conosciute anche come «Las Mariposas» (le farfalle), erano attiviste politiche che si opponevano al regime di Trujillo e lottavano per la libertà e i diritti civili nel loro paese.
Le sorelle Mirabal facevano parte di un gruppo di resistenza chiamato “14 de Junio”, che cercava di combattere contro la tirannia del regime. La loro morte fu un atto di violenza diretta da parte del regime, ma la loro memoria è diventata un simbolo di lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia. Il loro sacrificio è stato fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla brutalità del governo di Trujillo.
I numeri delle violenze sulle donne sono impressionanti: nei primi nove mesi del 2024 le richieste di aiuto al numero anti stalking 1522 hanno registrato un incremento di + 57 per cento. Secondo l’XI Rapporto sul femminicidio in Italia, dell’Istituto di ricerca Eure, sono 99 le donne uccise nel nostro Paese tra il 1° gennaio e il 18 novembre 2024; altro dato, aumentano le vittime straniere e diminuiscono gli autori di femminicidio non italiani.
In onore loro e contro ogni idea di violenza contro le donne, la potente riflessione poetica della nostra Sabrina Rossi.
Hai il mio sogno fra le tue mani!
Così dice il Divino alla donna..
Così dice la vita alla donna.
Così dice un padre a una madre..
E finché c’è ancora il sogno,
tu uomo, rispetta e onora ogni donna che incontri..
Io donna, onoro te uomo, padre di ogni figlio della terra.

Foto Sabrina Rossi.

Il problema con un sano iter del piacere nasce quando noi vogliamo costantemente riprodurre quei momenti. La nostra mente diventa “drogata di piacere” anche se, razionalmente, sappiamo che questo è un inganno. Come può un momento unico, frutto di innumerevoli sacrifici e fatica, o semplicemente di circostanze favorevoli, essere ripetibile a piacimento?

«Yoga è governare gli aspetti sottili della personalità», dice Yogasutra. Gestire le emozioni, i pensieri, le reazioni, le sensazioni. E questo può avvenire solo nel silenzio della staticità

Non esiste più una verità. Ogni cosa può essere vera o falsa, a seconda se si è follower di quella fonte, se si crede all’autorità che rappresenta, o se si rifiuti ogni forma di dogmatismo e principio di autorità. Così le notizie false vengono diffuse via social insieme a quelle vere. Perché, come dice il professor Galimberti, «quando sai dire solo mi piace o non mi piace, è chiaro che la bugia e la verità si confondono»...

Cattolici e buddhisti tibetani sono gli unici ad avere un capo spirituale e temporale della loro fede. Il che è una forza dal punto di vista di rappresentanza ma conta anche le sue problematicità. E mentre sta per iniziare il conclave, alcuni si chiedono chi penserà ai poveri ora che Francesco è scomparso. Se ne occuperanno le stesse persone che se ne occupavano prima: le donne e gli uomini di buona volontà di tutte le religioni. E continueranno a farlo qualsiasi pontefice verrà eletto

La verità non è solo quello che dici. È come lo dici. È il rispetto per chi ascolta e per chi parla. E sì, a volte fa male. Ma come diceva qualcuno molto prima di noi: «La verità vi farà liberi».

Il termine in questi anni ha perso la sua connotazione originale e originaria ed è diventato sinonimo di attività fisica. Mentre è sinonimo di ricerca interiore. Il passare da un’attenzione esterna a noi a un’attenzione all’interno di noi. E come facciamo? Questa domanda è il fulcro della pratica...