
Dal 23 al 25 maggio 2025, la Fabbrica del Vapore di Milano ospita il Vesak, la festività buddhista più importante dell’anno, in un’edizione speciale che celebra anche i 40 anni dell’Unione Buddhista Italiana (UBI), nata proprio a Milano nel 1985. Sotto il tema «Cura, dialogo, memoria e responsabilità condivisa», il Vesak 2025 si presenta come un evento aperto a tutti i cittadini, con ingresso gratuito e un programma ricco di eventi culturali, incontri con personalità buddhiste e laiche, cerimonie tradizionali, musica e momenti di riflessione.
Tra gli ospiti più attesi: ci sono Jane Goodall, etologa e Messaggera di Pace ONU, gli scrittori Alessandro Baricco, Vito Mancuso, il comico e filosofo Alessandro Bergonzoni, il pianista Cesare Picco, lo chef vegetariano Simone Salvini, i maestri buddhisti Lama Paljin Tulku Rinpoche, Lama Michel, Bhikkhunī Dhammadinnā e l’insegnante di Dharma Neva Papachristou. Domenica 25 maggio, giornata conclusiva, sarà dedicata alle cerimonie tradizionali, con un momento speciale: la proiezione del documentario La saggezza della felicità alla presenza di Richard Gere e Jetsun Pema, sorella del Dalai Lama.
«Questo anniversario è un passo importante per noi buddhisti italiani», commenta Filippo Scianna, presidente dell’Unione Buddhista Italiana, «perché desideriamo condividere il cammino che abbiamo intrapreso in questo tempo, basato sul dialogo, l’apertura e il confronto, sempre con la volontà di contribuire alla costruzione di senso e responsabilità nella società. Non si tratta solo di una ricorrenza, ma di un’opportunità per mantenere viva la memoria degli insegnamenti ricevuti; una memoria che si trasforma in un impegno concreto per il futuro, così che il buddhismo italiano possa continuare a contribuire a una società più saggia e consapevole». L’iniziativa è pensata per tutti, indipendentemente da età, credo o appartenenza religiosa: un invito aperto alla «cura degli esseri senzienti, dell’ambiente, delle parole e delle relazioni», nel segno del Buddha.

Tanti incontri ricchi di interesse con personaggi e maestri. In Nel fluire del tempo: cura, cambiamento e il senso della fine (ven h.16.30) Vito Mancuso, teologo laico e filosofo, dialoga con Neva Papachristou, insegnante guida di Dharma dell’Associazione per la Meditazione di Consapevolezza fondata nel 1987 con Corrado Pensa. Bhikkhunī Dhammadinnā (monaca theravada e direttrice dell’Āgama Research Group, Dharma Drum Institute of Liberal Arts, Taiwan e Visiting Associate Research Professor di Studi buddhisti, Università della California, Berkeley) sarà in dialogo Andrea Libero Carbone (caporedattore del portale dell’Unione Buddhista Italiana gategate.it). Nel pomeriggio di domenica, ci sarà la benedizione degli animali, «che la tradizione buddhista descrive come un modo potente ed efficace per ripagare la gentilezza degli animali, consentendo loro di ascoltare il Dharma e porre le basi per una rinascita fortunata. Tutti coloro che lo desiderano, possono portare i loro cani, gatti e animali domestici per questa speciale benedizione buddhista».
Gran finale alle ore 19.30 di domenica all’Anteo Palazzo del Cinema con la proiezione in anteprima italiana del film La saggezza della felicità (Wisdom of Happiness). In sala ci saranno anche Jetsun Pema, sorella di Sua Santità il XIV Dalai Lama e già presidente di Tibetan Children’s Villages, e Richard Gere, produttore esecutivo del film e attivista impegnato da anni nella causa tibetana. Distribuito da Wanted, il documentario è un ritratto originale del Dalai Lama che, recita il comunicato dell’Ubi «con la sua mente illuminata e il suo disarmante senso dell’umorismo, invita lo spettatore a intraprendere un viaggio alla ricerca della fonte della felicità e a comprendere quanto possa essere semplice costruire una società pacifica e prospera per tutti. La felicità nasce dentro ciascuno di noi, ma solo coltivando una compassione incondizionata gli uni per gli altri è possibile trasformare il mondo». I biglietti per l’ingresso alla proiezione sono acquistabili presso Anteo.

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Questo è un po’ il manifesto dello yoga che pratico e che insegno da quasi trent’anni. Lo yoga si occupa della domanda essenziale che abita ogni essere umano. Del mistero del vivere, del mistero dell’essere coscienti. Del “chi” siamo e “come” siamo. La parola “Yoga” indica uno stato, uno stato fondamentale della coscienza. Non è un percorso che conduce da un luogo a un altro, e neppure una ricerca di benessere. È la possibilità di essere consapevoli di essere vivi e di come lo siamo. La possibilità di sentirsi espressione di una realtà indivisa. La pratica di Yoga si fonda sull’Osservazione e sul Cambiamento.
Lavoro con la voce da cinquant’anni. È stata la mia compagna, la mia arma gentile, il mio specchio: la radio, la tv, il canto. Con la voce ho raccontato e ascoltato, ho cercato emozione, ritmo, verità. Ma più la uso, più capisco che la voce non è solo suono: è respiro che si manifesta, corpo che vibra, anima che prende coraggio e decide di farsi sentire. È la forma più diretta di presenza
La speranza di una donna che è scappata dall'orrore e ha cercato un futuro con i suoi figli su un'isola della Grecia. Ma ha lasciato l'amore della sua vita e non vuol sapere che lo rivedrà solo come nuvole nel cielo...
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