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Guido "Guidozilla" Gabrielli

Le sue prime tracce nella storia sono segnalate alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù di Roma del 1977, dove si classifica 6° nei 110 ostacoli, con un ragguardevole 16,6 (tempo manuale - il record del mondo all'epoca era di 13,1).  Ma l'atletica leggera non sarà il suo destino.

 

Dopo alcuni anni lo ritroviamo all'Ippodromo del galoppo di San Siro che scommetteva su La Guardia 6 (figlio di Marron Glacè), mentre frequenta l'Università Bocconi che rumina fino al 1988.  

 

Vorrebbe per sé una carriera luminosa nel mercato del management discografico, ma la sorte lo porta nel gruppo Rcs- Rizzoli a fare il product manager del «Corriere dei Piccoli», che verrà chiuso dopo pochi mesi. 

Stanzia in azienda per 11 anni in varie stanze e in diversi Paesi (Germania , Francia , UK), fonda un gruppo Rock psichedelico, The Corporate Experience, che arriva secondo al rock contest del locale «Sguamo» a Milano. Le mogli picchieranno i giudici per la mancata vittoria. Ma il Rock non sarà il suo destino. 

 

Si ammala di leucemia e riceve un trapianto del midollo, e contrae una malattia autoimmune chiamata GVHD: questa sarà la sua università e il suo destino. 

 

Lascia il Gruppo Rcs e fonda Pulsa Publishing, comincia la pratica dello Yoga, crea un mensile a fumetti per bambini «New Ort» che vende a Esselunga, fonda «Yoga Journal», e un giorno verso i 45 anni mentre medita capisce che deve diventare un chitarrista jazz. 

 

Dopo 15 anni è ancora il segreto meglio custodito del jazz internazionale, nessuno lo ha mai ascoltato perché è sempre troppo impegnato in studi di approfondimento. Tutti lo aspettano come a suo tempo fu per «Il Capitale» di Marx. 

 

Nel 2011 insieme a Mario Balsamo gira il docu-film «Noi non siamo come James Bond» e vince il Premio Speciale della Giuria del Festival Internazionale del Cinema di Torino presieduta da Paolo Sorrentino (che a sua volta, forse anche grazie a loro, vincerà un Oscar)

 

Ora è in missione per «Rispirazioni» con l'ambizione di raccontare cosa rende grande e ineludibile la musica (rumori e silenzi compresi).

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guido
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